In provincia di Salerno nei pressi di Sicignano degli Alburni, si trova un antico monastero, la leggenda narra di orrori compiuti all'interno di tale monastero tanto da essere definito il "monastero dei monaci maledetti".
Si narra di un povero che transitando per quei luoghi chiese accoglienza in tale monastero, i monaci lo accolsero e ben presto l'uomo divenne un tuttofare all'interno del monastero. con il tempo l'uomo prese i voti divenendo quindi uno di loro. Accadde che l'uomo, oramai monaco, si innamorò di una giovane contadina del posto, scoperti dagli altri monaci, l'uomo venne segregato e la donna morì durante le torture inflitte per fargli confessare le proprie colpe.
Passarono gli anni e l'uomo dimostrandosi pentito di quanto accaduto venne liberato, a quel punto inizio a vendicarsi con chi aveva ucciso la giovane donna, i monaci iniziarono a morire in circostanze misteriose, i restanti dovettero sottostare alla supremazia del monaco maledetto.
La notizia di quanto accadeva tra le mura del monastero si diffuse ed il rè intervenne facendo impiccare il monaco alla quercia davanti il monastero stesso.
La gente del luogo ritiene che il monaco maledetto continua ad aggirarsi nei pressi del monastero, varie segnalazioni di un uomo incappucciato che si aggira intorno al monastero fanno sì che nessuno si aggiri nelle vicinanze.
Affascinato da questa leggenda, ho voluto immortalare quel luogo, ho preso macchina fotografica, cavalletto, lampada a led e con una buona dose di coraggio mi sono avviato verso Sicignano degli Alburni.
Subito dopo il cimitero, una stradina sulla sinistra scende in un luogo avvolto nella vegetazione, dopo un pò la stradina finisce, quindi parcheggio l'auto e non vedendo il monastero mi inoltro tra la vegetazione, ad un tratto sento ringhiare, è un cane nero che mi viene incontro, ho con me il cavalletto lo allungo e mi preparo al peggio, però il cane smette di ringhiare si avvicina e poi addirittura mi segue, odo delle campane e subito dopo mi accorgo che vi è un pastore con delle pecore e capre, il cane è il suo.
Mi avvicino al pastore e chiedo informazioni, in un primo momento mi consiglia di non andare al monastero a causa delle condizioni in cui versa, poi mi spiega come arrivarci, lo saluto e proseguo in compagnia del suo cane che continua a seguirmi.
Ad un tratto dalla vegetazione il monastero si mostra imponente, lo scruto a lungo, ci giro intorno per quanto consentito dalla fitta vegetazione, poi entro e quì il cane non osa seguirmi, anzi si allontana. Ecco alcune foto, tutte le altre le trovate al seguente link:
FOTO DEL MONASTERO DEI MONACI DEL DIAVOLO
Commenti
Posta un commento